Marketing Performance

Testimonianza di Vitorio Jonesti su WhatsFunnel

Quando Massimo mi ha parlato della possibilità di integrare all’interno di Active Campaign, che noi utilizziamo da diversi anni, WhatsFunnel mi sono illuminati gli occhi: ho detto “ Come?” 

Avevo provato qualcosa che è borderline per cercare di mandare messaggi tramite WhatsApp, però era molto rischioso e molto complesso da utilizzare.

Ce ne sono tanti, poi ho visto che sono tutti uguali, che ti permette di fare un invio massivo, che tra l’altro non è mai un invio massivo, perché abbiamo scoperto che invia un messaggio alla volta e lo fa in automatico.

E’ pericoloso perchè di sicuro WhatsApp non vuole che vengano utilizzate queste cose qui e di conseguenza diventa complesso utilizzarlo con attenzione. Una volta che ti bloccano il numero resta bloccato e non puoi più utilizzarlo, per cui era molto borderline, cioè bisognava tararlo con la giusta frequenza di uscita del messaggio e questo ti chiedeva poi anche tanto tempo, per questo ad oggi lo abbiamo abbandonato.

Noi abbiamo inserito WhatsApp su dei funnel che sono degli e-book funnel. Se il cliente che arriva è un cliente che visita la pagina e non fa nulla gli mandiamo un e-mail e poi un WhatsApp dove gli chiediamo come mai si è fermato e cerchiamo di invitarlo a ricevere una nostra telefonata. Se, invece, il cliente si è fermato ma magari ha compilato il primo form per poi passare alla seconda fase, utilizziamo il messaggio WhatsApp per sollecitarlo a finire oppure per chiedere sempre il nostro intervento.

Io consiglierei WhatsFunnel perchè va a completare la cassetta degli attrezzi che serve per fare il giusto marketing e la giusta comunicazione.

Vanno bene le e-mail, vanno bene gli sms, però oggi se ti perdi un attrezzo del genere ti perdi una grossa fetta di possibilità di andare in comunicazione con il tuo target e portarlo poi alla conclusione di quello che è poi il tuo funnel.

Vittorio Jonesti