cartelloni pubblicitari stradali



Lo confesso.

Se immagino i palazzi della mia città tappezzati con cartelli pubblicitari stradali della mia azienda mi esce un mezzo sorriso.

E ancora meglio se immagino tante altre città piene di cartelloni con i miei servizi e il mio logo. L’idea di tutte quelle persone che “vedono” la mia azienda è deliziosa.

Non ci posso fare nulla.


Per fortuna so che in quei momenti è il mio ego che cerca di fregarmi, e che non posso nutrire coi soldi aziendali il mio bisogno di far vedere che esisto, che sono figo.

Ma se fossi abbastanza pazzo da mettere in atto la fantasia…metterei il piede in una tagliola finanziaria. 


Di quelle che azzannano il budget senza darti nulla in cambio.

Infatti la “Dea Visibilità” è stata creata a tavolino dai pubblicitari negli anni ‘60 per indurre a pensare che se tanta gente ti vede…prima o poi arriveranno risultati. 


Se ti ho stropicciato un sogno porta pazienza: mi faccio perdonare e ti dico subito perché evitare di buttare via una montagna di soldi in cartelloni pubblicitari stradali.

È semplice, ti basta il buon senso che metti nel gestire i commerciali, i conti,  la segretaria o il commercialista.

Ma andiamo con ordine.

Perché il cartellone pubblicitario stradale funziona solo per i grandi brand?



Questi grandi brand…con i loro cartelloni pubblicitari stradali…stanno vendendo qualcosa?

cartellone pubblicitario stradale


NO.

Spendono decine di migliaia di euro solo per dire “ricordati che ci sono”.

Non danno informazioni, non parlano del prodotto, non spiegano perché dovresti comprarlo. Non dicono nulla.

Possono permetterselo perché (1) non sono PMI (2) sono arcinoti e (3) hanno capitali immensi. 

Ci hanno già spiegato per decenni i motivi per cui sceglierli e noi ce li abbiamo chiari in testa. Ora si limitano a ricordarci che esistono, e che sono sempre più fighi. Più o meno, questi marchi si vendono da soli.

Ok, ma chiediti se puoi usare questa “tattica” con uno che vuoi prendere come cliente.

Immagino che non proveresti mai a chiudere una vendita stando zitto davanti a un potenziale cliente, solo grazie al “carisma del tuo brand”.

La sola idea è ridicola.

La distorsione di parole e numeri dei cartelloni pubblicitari stradali




Quindi come fanno le concessionarie (c’entrano i pubblicitari creativi, ma è un’altra storia che trovi in questo articolo) a dirti che appiccicare manifesti per le città è un investimento valido?

Distorcono il significato delle PAROLE e dei NUMERI.

Le concessionarie più scaltre…

…ti vendono folle di passanti e guidatori distratti come “potenziali clienti interessati”, e li chiamano CONTATTI


Messo accanto a grandi numeri, il termine
contatto è seducente perché ti dà l’illusione che con questa folla ci puoi parlare, la puoi quasi toccare.

Infatti decine di siti di concessionarie lo usano impunemente:

cartelloni pubblicitari stradali

Ora, io posso anche decidere che non mi chiamo più Massimo e da oggi sono Giulio Cesare…

….ma a casa mia il termine contatto corrisponde a una persona di cui ho uno o più recapiti.

Uno che so come si chiama a cui posso mandare un Whatsapp. Un essere umano che posso contattare, per Dio. 

E per un’azienda il concetto è lo stesso.

Sono sicuro che tu stesso hai decine di contatti in carne ed ossa, che magari rappresentano un’altra azienda, ma sono sempre associati a un telefono, un indirizzo e una email.  

 

Ti ci è voluto del tempo per trovarli, conoscerli, capire le loro esigenze e farli diventare clienti.

E fai affari con loro perché sai come e dove raggiungerli.

E allora…la tua pubblicità non dovrebbe rispecchiare questi processi basilari con cui hai tirato su la tua azienda?


Invece i “prestigiatori delle affissioni” fanno finta che tu non viva nel mondo reale: prendono tutti quelli che passano per il centro, una tangenziale o una stazione…

…e ti dicono che possono essere tuoi contatti se compri i loro cartelli pubblicitari stradali.

 

Dimmi un po’, ti sei mai accorto di essere un “contatto” per tutte le pubblicità che ti guardano?

inutile

No?

Perché non lo sei.

Infatti le affissioni esterne non ti trasformano da passante in contatto reale, da contatto a potenziale cliente, e non sono certo fatte per farti diventare un acquirente.

Detta semplice, non possono farti compiere un’azione da cui può scaturire una vendita. 

 

Che per inciso è quello che tu e i tuoi commerciali fate tutti i santi giorni, è quello che in Marketing Performance supportiamo quando curiamo il marketing dei nostri clienti, ed è quello a cui dovresti pensare se hai a cuore le sorti della tua azienda. 

Ma torniamo per un attimo alla Dea Visibilità.

L’illusione dei grandi numeri con i cartelli pubblicitari stradali




Come dicevo, quando le concessionarie non usano “contatti” a vanvera distorcono il significato dei NUMERI: 

…cioè ti vendono Centinaia di Migliaia se non Milioni di passanti e guidatori distratti come “TUTTI potenzialmente interessati” 


Diamo per scontato che questi numeri – pubblicati sui siti – siano reali:

cartelli pubblicitari stradali

cartellone pubblicitario stradale

A parte che usano sempre le stesse tre parole, il concetto è:

“Visto che sei visibile a centinaia di migliaia di persone, una parte di loro si precipiterà a comprare i tuoi prodotti, così la tua azienda decollerà come un razzo di SpaceX” 

Quindi il giochino dovrebbe funzionare così: 

Più riempi le città con manifesti in luoghi “ad alto passaggio”,

Più avrai visibilità, 


Meglio andranno i tuoi affari!

pubblicità inefficaci

Il problema di questi numeri da capogiro…ammesso che siano veri, è che rappresentano PROPRIO TUTTI quelli che passano di lì:


Gli adolescenti con le braghe strappate e i nonni col deambulatore.


Le commesse che vanno e gli avvocati che tornano dal lavoro.

I turisti e residenti in zona.

Quelli che scendono e salgono dai tram col cervello sterilizzato dall’iPhone, che siano casalinghe, imprenditori o punkabbestia.

In parole povere con le affissioni non puoi selezionare il pubblico interessato ai tuoi prodotti, ma le concessionarie ti dicono che sono TUTTI clienti potenziali.

Sarai d’accordo che è una fesseria colossale, anche se sei la Barilla.

Sono sicuro che non hai mai preso l’elenco del telefono e hai chiamato uno a uno i numeri della tua città per provare a vendergli qualcosa.  

Se fai bulloni….e la tua pubblicità la vedono pensionati, modelle, ragazzotti e mamme con 7 figli…il ritorno dell’investimento non lo vedi neanche nel 3026!

Se questo modo scellerato di fare pubblicità non rispetta nemmeno quest’altro principio elementare, allora non ha alcun senso valutarlo per più di 15 secondi.

Anche se tappezzi 100 città, sei invisibile.

Dire a più anime possibili che esisti non è una strada percorribile.

…ok Massimo ma cosa devo fare, non far sapere a nessuno che ci sono e nascondermi in una grotta ad aspettare i Re Magi?


No, calma non sto dicendo questo.

La strategia per le PMI: il marketing scientifico




Visto che i prodotti della tua azienda hanno un pubblico preciso, il tuo marketing deve partire da quello.


Devi scegliere mezzi di comunicazione che ti permettono di selezionarlo e raggiungerlo, così non butti soldi per far giungere il tuo messaggio a una massa indistinta di persone. 

Devi conoscere i modi migliori per prendere i dati del potenziale cliente, così da poterlo raggiungere quante volte vuoi nel corso degli anni.

Devi spingerlo ad agire per acquistare i tuoi prodotti.

Devi chiedergli di presentarti altri clienti come lui. 

E più di tutto… 

devi misurare quanto ti ritorna da ogni singola azione e da ogni singolo investimento giorno dopo giorno, e farlo diventare il mantra delle tua nuova religione.

Cioè tutto quello che non farai mai con dei cartelloni pubblicitari stradali.

Ora, ci sono dozzine di mezzi che invece ti permettono di raccogliere dati, misurare, valutare, perfezionare, aggiustare il tiro in tempo reale.

Online e offline. Digitali o di carta. 

Machiavelli diceva che il fine giustifica i mezzi, giusto?

Se la prendiamo senza malizia…può significare che è il tuo obiettivo a determinare quali strumenti di marketing devi usare.  

E se sei alla guida di una PMI italiana in tempi dove l’incertezza regna sovrana il tuo obiettivo è quello di portare l’azienda fuori dalla tempesta con la barra dritta, e farla prosperare.

E per farlo ti serve un marketing scientifico, che ti fornisce DATI.

Quanti di quelli che ti hanno visto ti hanno guardato con attenzione. 

Quanti di quelli che ti hanno guardato hanno chiesto informazioni, o parlato con un tuo venditore.

Quanti di quelli che hanno chiesto informazioni hanno tirato fuori il portafogli.

Quanti di questi hanno ricomprato, quanto valgono come clienti e quanto ti puoi permettere di spendere per acquisirne un altro.

Quanti di questi hanno portato un altro cliente. E via così.

In termini ideali…

…una persona deve entrare nella tua Macchina di Marketing come un giovane contatto impaurito, crescere comprando tutto quello che gli proponi, maturare e diventare lui stesso un tuo venditore, e uscire solo quando non avrà più soldi o nomi da darti. 


Come si fa?

Di sicuro non con i cartelloni pubblicitari 6×3, i poster e le mega affissioni, buone solo a nasconderti in “posti ad alta visibilità”, con grandi prospettive basate su calcoli illogici e sulla speranza.

Bisogna avere l’umiltà di capire che i Big giocano in un altro campionato.

Guardare al passato per costruire il futuro




Per costruire una “Macchina da Marketing” non devi guardare cosa fanno i grandi brand oggi, ma quello che hanno fatto in passato per diventare grandi.

Se hai sentito dire che i princìpi alla base del marketing di successo sono immutabili da centoventi anni o più, è assolutamente vero.

Te lo confermo, perché li usiamo quotidianamente. E funzionano.

Se vuoi capire come adattarli al tuo caso specifico, puoi fissare una chiacchierata senza impegno qui sotto.

E al prossimo giro in centro, fai uno sberleffo ai cartelloni pubblicitari stradali anche per me.

A presto, 

Massimo Romanello

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